Attualità e Notizie

L’“arrivederci” dei ticinesi al Santuario di Lourdes
inserito il 26.08.2012

Il vescovo Grampa ha celebrato ieri di buon mattino l’ultima messa del pellegrinaggio. Poi la partenza: chi in aereo; chi in bus e chi in treno. Si chiude un’esperienza per molti indimenticabile, per tanti da ripetere, per tutti da ricordare.

Mentre leggete queste poche righe, il treno dei pellegrini proveniente da Lourdes è appena giunto in Ticino. Un abbraccio con i propri familiari, l’incontro con le persone e le strutture che permettono la vita quotidiana degli ammalati, degli anziani. Nel cuore un ricordo indelebile di una settimana vissuta tra emozioni davanti alla Grotta o durante le celebrazioni religiose e momenti di amicizia, in uno scambio di attenzioni che passa dai volontari agli ammalati, ma anche (e tutti sono pronti a dire: soprattutto) nel senso contrario, dagli ammalati ai volontari.

Ieri mattina due funzioni religiose: la prima alle 6.30 celebrata dal vescovo per quei pellegrini che si sono spostati in aereo e in bus. La seconda alle 8.00 per tutti quelli che avrebbero affrontato il lungo viaggio di ritorno con il treno.

Nella sua omelia mons. Pier Giacomo Grampa ha voluto ringraziare tutti coloro che rendono possibile questo viaggio. In particolare i membri del comitato dell’Opera diocesana pellegrinaggi (e citiamo Carlo Franscini, Carlo Isotta, Aristide Cavaliere, Andrea Klemm, Giorgio Dordi, Mario Maddalena presenti sul campo); l’Ospitalità di Lourdes, con il suo presidente Ivo Pellegrini; i medici, con il responsabile Franco Denti; il gruppo scaut dei foulard bianchi; i foulard gialli e il Gruppo Sorriso. Ma anche i sacerdoti che lo hanno accompagnato, con in testa don Nicola Zanini, direttore del pellegrinaggio. E ancora l’organista dottor Marco Balerna e la cantante che intonava i cori. Una macchina perfetta, che viene presa a modello anche da altri pellegrinaggi per la qualità delle celebrazioni e degli interventi del nostro vescovo; per l’ordine e la precisione negli spostamenti; per l’assistenza e la cura degli ammalati. A proposito: durante tutto il pellegrinaggio non si è segnalato alcun inconveniente particolare, né per gli ammalati, né per gli altri aspetti organizzativi. Una ulteriore prova della qualità dell’organizzazione. Accanto a tutti questi aspetti, però, ciò che qui davvero funziona è l’osmosi che si crea tra le persone. In tanti mi hanno detto: prova a guardare i volti dei pellegrini il primo giorno, lunedì. E poi guardali al giovedì: ebbene, salta all’occhio la serenità e la felicità che queste persone esprimo nel loro sguardo. Per gli ammalati in primis: è chiarissimo il loro “star bene”. Per i volontari, anche se comprensibilmente stanchi, e per tutti i pellegrini se fosse possibile ancora di più.  Ultima annotazione: l’anno prossimo, per motivi organizzativi richiesti dal Santuario, il pellegrinaggio partirà il martedì 20 agosto per chi va in treno e terminerà il lunedì 26 agosto; per chi si sposta in aereo da mercoledì 21 a domenica 25; per il bus da lunedì 19 a lunedì 26 agosto. È bene prenderne già da oggi nota e prenotare... le vacanze.

(di Gianmaria Pusterla, articolo tratto dal GdP del 25.08.2012)



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