Attualità e Notizie

«Siete qui per servire, non per lavorare»
inserito il 23.08.2014

L'esperienza alle piscine del dottor Giovanni B. Pedrazzini.

La prima impressione è piuttosto desolante. Luce al neon, lucernari in vetro opaco, pavimenti in marmo grigio, pareti di mattonelle verdastre. Gli accessi alle piscine, numerati e delimitati da tendaggi blu scoloriti, sembrano
box di un vecchio pronto soccorso.

Un’architettura decisamente decadente, in pieno contrasto con la vita che scorre in continuazione dentro le piscine di Lourdes.

Dopo un’ abbondante “scrematura” iniziale (una buona parte viene respinta per mancanza di posti), ci ritroviamo in una trentina di volontari, di tante lingue e nazioni, nel corridoio d’accesso ai locali delle vasche.

Sono piuttosto emozionato. In tanti anni di Lourdes, un po’ per paura e forse anche un po’ per scetticismo, non avevo mai prestato servizio alle piscine. Prima di dividerci in gruppetti di sei persone il responsabile ci riunisce per un breve momento di preghiera ricordandoci il senso della nostra missione.

«Mi raccomando» si rivolge ai nuovi, tre italiani, due spagnoli e un ticinese, «Siete qui per servire, non per lavorare», ed aggiunge scrutandoci con lo sguardo dolce di chi ha dedicato la propria vita al servizio. «Badate bene, sono due cose molto, ma molto diverse».

Una frase che mi ritorna in continuazione mentre accolgo e accompagno nelle vasche ammalati, uomini d’ogni età e bambini in un gesto così particolare ma anche così profondo di significato: immergersi nell’acqua della grotta per ritrovare coraggio, speranza e, perché no, salute. Sono qui per servire, non per lavorare. A nessuno interessano le mie conoscenze, ma tutti, nel momento dell’incontro (pochi minuti) hanno bisogno della mia umanità, della mia capacità di farli sentire meno soli. Io potrei benissimo non esserci, nessuno si accorgerebbe della mia assenza. Oggi siamo già sulla strada del ritorno e lunedì per molti riprenderà la vita, il lavoro.

Sarà sempre quello: è difficile che il lavoro possa uscire dalla sua logica - che sia di profitto, di rendimento o di successo - solo perché noi siamo andati a Lourdes. Ma forse per noi, per ognuno di noi, indistintamente dalla sua funzione durante il pellegrinaggio - non sono forse le preghiere dei pellegrini altrettanto importanti delle mani di chi presta servizio? - qualcosa sarà impercettibilmente ma fondamentalmente cambiato.

L’idea di servire, e forse non solo di lavorare, potrà aiutarci a dare un senso ultimo, che non sia solo quello pecuniario, del successo individuale o di chissà quale altra natura, alla nostra professione. Servire ci ricorda che non siamo qui, né a Lourdes né sulla terra, per noi, ma per ogni altro che, nel momento in cui la nostra vita incrocia la sua, ha bisogno di noi.

Sono venuto a Lourdes per reimparare a servire, ora posso tornare a lavorare.

(di Giovanni Pedrazzini - medico, articolo tratto dal GdP del 22.08.2014)



Home
Chi Siamo Calendario
Attualità e Notizie
Galleria Fotografica Downloads
Contatti
Links