Attualità e Notizie

Il miracolo era la mia serenità
inserito il 21.08.2014

Disavventure?

Ho iniziato ad andare a Lourdes nel 1950, con la mia famiglia, che non avevo ancora 14 anni. Erano periodi per me bellissimi, grazie al sorriso riconoscente degli ammalati e al feeling che si creava, accomunati dal medesimo spirito.

Ci recavamo a Lourdes quasi ogni anno, per 2 o 3 settimane, perché mio papà faceva parte dei brancardier, sempre in tenda, come quando i miei genitori andavano con la sezione scout ed eravamo ancora sempre in divisa.

Erano giorni di lavoro faticosi perché ci alzavamo all’alba (per via dei materassini scomodi) e si prestava servizio per tutto il giorno, ma ne valeva la pena, si sentiva il cuore colmo di gioia, tanto che poi ci sono tornata in viaggio di nozze, con mio marito e abbiamo prestato ambedue servizio per una settimana.

Da qualche anno torno a Lourdes come malata, in carrozzella e nel 2008, a causa di un buco nell’asfalto la carrozzella si è rovesciata con me dentro. Nonostante il volo e l’atterraggio non morbido non mi sono fatta né un graffio né uno spavento.

Al primo momento mi sembrava fin normale, ma poi ripensandoci….Mia figlia dice che la Madonna mi ha preso in braccio (e che deve essere forzuta!), ma che avrebbe dovuto anche risanare lo choc dei volontari che mi assistevano!

Lo stesso anno, durante il ritorno in treno, ho avuto un infarto e mi hanno scaricata a Lugano direttamente su un’ambulanza per il cardiocentro, dopo che i medici si sono prodigati per tutto il viaggio. All’ospedale le infermiere scherzavano che io ero la miracolata di Lourdes! E in effetti il miracolo era la mia serenità, sia durante che dopo il malore, una tranquillità inspiegabile: da dove arrivava ?

Anche quest’anno torno a Lourdes, per sentirmi protetta dalle forti braccia della Madonna.

(di F.A. - Riva San Vitale, articolo tratto dal GdP del 21.08.2014)



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