Attualità e Notizie

«A Lourdes i giovani tornano a Dio»
inserito il 26.08.2016

Lo scoutismo con i Foulard bianchi per crescere nella solidarietà e riscoprire la fede.
Una giornata con gli scout che stanno vivendo il loro pellegrinaggio ispirati dal tema “Le Olimpiadi della Misericordia”. Per loro diversi servizi e tanta animazione.

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Oggi abbiamo cercato di guardare Lourdes con gli occhi degli scout, dunque della cinquantina di giovani e meno giovani aggregati al gruppo Foulard bianchi. In una giornata iniziata per tutti prestissimo, con la Via Crucis alle 5.30 per gli ospitalieri, seguita alle 6.30 da quella per i pellegrini, gli scout erano già di buon mattino in servizio, presenti per aiutare chi ha percorso l’irta via dolorosa situata su una collina sovrastante il santuario. Più tardi, siamo saliti con loro alla cappella dell’Hospitalet, dall’altro lato del santuario rispetto alla Via Crucis, partecipando alla liturgia che hanno animato per alcuni ragazzi e bambini portatori di varie disabilità e i loro genitori: il Gruppo Sorriso del nostro pellegrinaggio. Nel pomeriggio, infine, abbiamo partecipato ad una festa ideata dagli scout per questi ragazzi all’Hotel Rosier.

Vittoria e Sofia

Vittoria e Sofia sono due giovani scout del Gruppo Foulard bianchi. Non hanno ancora pronunciato la promessa di Foulard bianco, un impegno che caratterizza lo scoutismo a Lourdes in generale e che ha anche in Ticino il suo gruppo. L’impegno di Foulard bianco si assume solo dopo alcuni anni di servizio a Lourdes e non è immediato. Anche Vittoria e Sofia ci comunicano un’esperienza simile a quella di molti partecipanti al pellegrinaggio: Lourdes è un tempo di ricarica spirituale e umana. «Sono venuta a Lourdes rispondendo ad un invito del mio parroco, 6 anni fa» -ci racconta Vittoria di Salorino, laboratorista in biologia. «Lourdes -continua Vittoria- mi dà la possibilità di dedicarmi agli altri». Anche Sofia è in pellegrinaggio con il gruppo scout dei Foulard bianchi. Lei ha iniziato per tradizione di famiglia, il nonno è il più anziano brancardier presente. «Ho partecipato al pellegrinaggio con la mia famiglia fin da quando ero piccola, ho ricevuto tanto anche se sono consapevole che il servizio all’ammalato non è facile, non è evidente e fa molto riflettere: vedi delle realtà sconosciute e talvolta molto dure. A volte può essere anche difficile gestire le proprie emozioni davanti a così tanta sofferenza».

La notte, i giovani, la fede

Certamente Lourdes è servizio, ci sono ammalati da accompagnare, pellegrini da aiutare, ma è anche preghiera, vita spirituale. Nel santuario che particolarmente in estate pullula di giovani volontari, alla sera capita spesso di vedere tanti di loro trascorrere lunghi momenti di preghiera personale alla Grotta delle apparizioni o oltre il fiume Gave. Questo clima spirituale raccolto, intenso, per certi aspetti anche molto suggestivo, può suscitare o risvegliare in un giovane arrivato qui per la prima volta, delle forti domande su Dio. Vittoria, in proposito, ci racconta un’esperienza comune a molti suoi coetanei: «A Lourdes ho riscoperto la fede. La mia educazione cattolica indubbiamente c’era, ma credere prima di venire qui era qualcosa di ereditato, non è l’esperienza personale che vivo ora. Dalla prima volta che sono venuta qui, 6 anni fa, ho fatto un cammino: sono passata dall’essere cattolica per tradizione di famiglia ad una scelta personale».

L’Anno della Misericordia

A Lourdes nell’Anno Santo straordinario della Misericordia i giovani scout vengono aiutati dall’assistente del gruppo, don Italo Molinaro ad entrare nel tema del Giubileo. Don Italo ha predisposto un percorso per loro, intitolato le “Olimpiadi della Misericordia”. Sofia ci spiega: «Il tema della Misericordia è una sfida molto concreta che fa riflettere. Durante la settimana cerchiamo di affrontare diverse opere della misericordia, sia nel servizio che svolgiamo sia nell’amicizia tra noi. La proposta è di allenarci qui a Lourdes, per riuscire anche a casa ad avere questa attenzione che le fa mettere in atto». Alla fine della chiacchierata Vittoria e Sofia lanciano un appello ai giovani che potrebbero essere interessati al pellegrinaggio: «Venite a Lourdes a vivere questo servizio: non è necessario aver già praticato lo scoutismo perché il gruppo è aperto a tutti e ci si integra facilmente».

Con una compagnia così, perché non provarci?

(di Cristina Vonzun, articolo tratto dal GdP del 25.08.2016)
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